Accessibilità, arte per tutti
In questa sezione troverete le nostre proposte legate al tema della fragilità, suddivisi per target.
Per conoscere le attività in corso e future e avere maggiori dettagli su tutto quanto potrebbe essere di vostro interesse, selezionate le diverse sezioni o scriveteci a servizieducativi@gamec.it
Buon esplorazione tra le nostre iniziative!
Dal 1998 progettiamo e sviluppiamo percorsi legati alla fragilità, investiamo risorse ed energie nella formazione di Educatori museali che abbiano delle specifiche competenze nell’ambito della disabilità – fisica, motoria, psico-fisica – insieme a una conoscenza della storia dell’arte, per perseguire una progettazione dedicata che tenga presenti i bisogni, le aspettative e gli ostacoli percepiti da quel “non pubblico” con il quale si è costruito nel tempo un dialogo prezioso. Numerose le collaborazioni con associazioni e istituzioni, dal Centro Diurno per persone con Disabilità di Bergamo all’Associazione Italiana Persone Down – onlus, dalla Cooperativa sociale ITACA alla Cooperativa sociale Namastè; progetti particolari sono stati attivati in contesti legati alle povertà, alle dipendenze e ai disturbi psichiatrici, nonché a minori in situazioni di affido a Comunità.
Organizziamo, su richiesta, anche visite guidate nella Lingua dei Segni, così come percorsi fruibili da persone con difficoltà motorie, sensoriali e cognitive.
Vi ricordiamo che la GAMeC garantisce l’ingresso gratuito ai disabili (handicap motorio, psichico, psico-fisico, sensoriale, plurimo) e ai loro accompagnatori e che ogni nostra attività è sempre accessibile a bambine e bambini con disabilità o particolari necessità, che vi chiediamo di segnalarci per accoglierli al meglio secondo una pratica sartoriale nella progettazione che ci vede elastici e disponibili nel modificare le nostre proposte per garantirne la piena fruizione.
In molte occasioni è possibile usufruire di visite guidate gratuite e a tariffa agevolata. Vi invitiamo a contattarci per rimanere aggiornati su queste opportunità e facilitazioni.
L’inizio della nostra collaborazione con la Casa Circondariale di Bergamo risale al 2006, con un piccolo progetto pilota nella sezione dell’Alta Sicurezza, poi cresciuto allo scopo di coinvolgere sempre più persone. In un panorama culturale che ha visto i fratelli Taviani e Matteo Garrone premiati per progetti legati al carcere, la GAMeC è fiera di essere presente da ben quindici anni nel Carcere di Bergamo: lì i nostri Educatori hanno portato virtualmente le opere esposte in GAMeC, per dare il via a riflessioni e laboratori creativi.
Al termine di ogni percorso, le immagini, i testi, i video o le installazioni creati in carcere escono dalle mura, trovando spazio in mostre, pubblicazioni e restituzioni dell’iniziativa in un dialogo con il territorio che permette il superamento delle barriere di separazione.